Dopo la
Catalogna, il Nord d’Italia ?
Manifestazione davanti al Duomo di Milano per
l’Indipendenza della Lombardia.
Si può notare la bandiera della Lega Nord
“Attualmente L’Italia conosce, in alcune
delle sue regioni, un desiderio di
autonomia e affermazione della propria identità come in Catalogna.”
Il braccio di ferro fra Madrid e la
Catalogna si intensifica. Mentre il parlamento catalano ha appena iniziato il
processo d'indipendenza con 70 voti contro 10, il governo ha risposto alcuni
minuti dopo con l'attivazione dell'articolo 155 che gli permetterebbe di
amministrare direttamente la Catalogna. La polizia regionale potrebbe essere
destituita presto per sedizione e i media pubblici posti sotto controllo.
Le motivazioni della Catalogna si
spiegano da una parte attraverso motivi economici : poiché la regione
rappresenta il 20 % del PIL (Prodotto Interno Lordo) i catalani hanno allora la
sensazione di essere derubati. Ma il loro sogno di indipendenza ha le sue
radici nella storia comune. Gli spagnoli e i catalani si sono differenziati
attraverso una lingua e una cultura proprie ma soprattutto attraverso molti
conflitti, come durante la guerra franco-spagnola che vide un’importante rivolta
da parte di numerosi paesi catalani. Dopo aver ottenuto la loro autonomia da
parte del governo nel 1932, i catalani hanno subito una forte repressione della
loro identità sotto la dittatura di Franco.
L’Italia conosce, in alcune delle sue
regioni, attualmente un desiderio di
autonomia e affermazione della propria identità (tradizioni, lingua, economia,
mentalitá) come in Catalogna. Si trovano delle motivazioni simili nei due
Paesi, riguardo alla storia e al percorso culturale.
Prima del XIX secolo, l’Italia era
suddivisa in molte regioni e città-stato : ma nel 1861, la Sardegna proclama il
regno d’Italia con la maggior parte della penisola ad eccezione di Venezia che
si allega nel 1866 e Roma nel 1871, in epoca relativamente recente. Prima di
questa data, le regioni del Nord dell’Italia avevano quindi già una loro
identità storica ed economica.
Nel Nord dell’Italia, dopo questo
periodo, si è sviluppata una potenza industriale soprattutto a Torino, Milano e
Genova. Nel Sud, l’industria è meno presente e le attività principali ruotano
attorno all’agricoltura e al turismo. Molte persone del Sud vengono al Nord per
lavorare nell’industria e molti provenienti dal Nord vanno al Sud per le
vacanze.
La potenza industriale del Nord è una
ragione per la quale il partito indipendente “Lega Nord” vuole conservare la
sua ricchezza (che fra l’altro il Sud ha contribuito a creare). Creata nel 1991
per fare del Nord una regione indipendente, la Lega Nord vuole attualmente
realizzare una coalizione di territori della pianura padana per partecipare di
meno all’economia del Sud, considerato più povero. Questo partito politico
esercita il suo potere attraverso delle cariche come sindaco, assessore
regionale o parlamentare.
Il 22 ottobre scorso c’è stato un
referendum sulla possibilità di uno statuto autonomo in Lombardia e Veneto che
ha visto una vittoria importante degli autonomisti. In effetti, più del 95% degli elettori hanno
votato per l’autonomia. Nonostante
questo successo in questi movimenti si chiede l’autonomia e la libertá di
autogovernarsi ma non una reale indipendenza come nel caso estremo della
Catalogna.
Il diritto all’autodeterminazione di una
regione o di una minoranza è un principio garantito dall’ONU e dalla comunità
internazionale, la stessa cosa non avviene quando una regione decide di
separarsi (Catalogna) senza motivi gravi come la repressione o la violenza
continuativa (Kosovo) da parte del governo statale. In quest’ultimo caso, la
secessione non è riconosciuta dal Diritto Internazionale che privilegia l’unità
statale e territoriale di un Paese.
Vincent
Cambay, Mathilde Matly
Fonte :
Imaggine : http://www.leparisien.fr/une/italie-quatre-questions-sur-le-referendum-d-autonomie-dimanche-en-lombardie-et-venetie-20-10-2017-7345647.php
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