Cannabis : andare oltre la semplice legalizzazione
terapeutica ?
Un progetto
di legge è stato adottato in Italia il 19 ottobre 2017 in relazione alla
legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico. Il testo è stato approvato
con 317 voti favorevoli, 40 contrari e 13 astensioni.
Il progetto
è iniziato 15 mesi fa, nel mese di luglio 2015 con l’idea di mantenere il
divieto di vendere e fumare cannabis in un luogo pubblico ma di
autorizzarne la coltivazione ed avere una piccola quantità a casa.
Ma la destra
e il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin del partito di centro hanno
espresso la loro opposizione e il progetto è stato modificato nel senso della
sola autorizzazione da parte dei medici.
Visto che il
progetto originario risale al luglio 2015, ci sono già alcuni ospedali e
strutture sanitarie dove la cannabis è utilizzata in minime dosi e a
livello sperimentale.
La cannabis
è utilizzata per curare diversi disturbi come la depressione, il dolore,
l’anoressia, le infiammazioni, l’insonnia e altri problemi. Nonostante ciò, la maggioranza della comunità scientifica pensa che
l’utilità della cannabis sia valida solo per aiutare a sopportare il dolore :
all’università di Bristol, i ricercatori hanno analizzato 79 studi
sull’efficacia della cannabis ma solo due di questi studi hanno realmente
avuto risultati significativi a riguardo. Altre prove di laboratorio e test su
pazienti sono ancora in corso per provare che effettivamente la marijuana è
efficace per le malattie citate.
Malgrado la
non confermata utilità medica, la legalizzazione della cannabis può’ rivelarsi una contromisura sociale e d’interesse
pubblico che potrebbe combatterne il traffico illegale e diminuire il rischio
di assunzione da parte dei giovani minori di 25 anni ed informare il pubblico
giovanile della mortalità legata ad una eventuale overdose: per esempio in
Olanda è possibile vendere ed essere in possesso di massimo 5 grammi a persona.
Inoltre la
legalizzazione della cannabis ad uso ricreativo può diventare molto redditizio come mostra l’esempio del
Colorado dove le tasse relative sono talmente importanti da essere
ridistribuite alla popolazione.
Per tutti questi motivi, ci si può chiedere se alla fine l’Italia faccia le cose a metà. Ma la legalizzazione terapeutica resta malgrado tutto un primo passo verso quella completa di cui dobbiamo essere soddisfatti.
Mathilde Matly,Vincent Cambay
Fonti:
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